domenica 9 febbraio 2014

…ero molto preoccupata e angosciata perché in certi momenti non lo sentivo muovere, ma quando poi si muoveva mi sembrava che si muovesse troppo e ciò mi angosciava ancora di più. E più mi domandavo se non stesse bene, più lo sentivo muovere, agitarsi e pensavo che soffrisse. E lui si muoveva ancora di più. allora ho provato a stendermi restando sola con lui e mentre io mi calmavo lui subito si calmava. Riuscivo a sentirlo e ne immaginavo la posizione: era come se si rilassasse anche lui”.


Della naturale permeabilità da parte del bambino delle dinamiche inconsce dei genitori ce ne parla Jung: “gli influssi più forti che agiscono sui bambini non provengono affatto dall’atteggiamento cosciente dei genitori, bensì dal loro sfondo inconscio”. Le problematiche inconsce individuali sia della madre, che di entrambi i genitori o della coppia genitoriale o della famiglia agiscono con una particolare “contagiosità” nel mondo interno del bambino: l’atteggiamento genitoriale di cui Jung vuole sottolineare l’importanza, più che riferibile a un ordine morale è una vera e propria mancanza di consapevolezza, di “inconscietà” dei genitori rispetto alla propria vita psichica.

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