LA
FIABA DEI CALDI E MORBIDI
C’era
una volta, molto, molto tempo fa, al di là dei monti, oltre i mari, in una
splendida vallata, un meraviglioso villaggio dove vivevano Raggio di Sole e
Luna Splendente, con i loro bambini. In quella vallata tutti vivevano felici e
contenti. Nessun bambino si ammalava o moriva.
Per
capire meglio come andavano le cose, è necessario sapere che nel villaggio di
Raggio di Sole e di Luna Splendente ogni bambino che veniva alla luce trovava
sempre nella sua culla un piccolo, soffice e caldo sacchetto morbido, i “Caldi
e morbidi” contenuti nel sacchetto, erano delle cosine grandi come un pugno
della mano di una bambina, di colore arancione, con due piccole antenne rosse.
In quel villaggio i caldi e morbidi erano molto diffusi, perché in qualsiasi
momento una persona ne sentiva il desiderio o il bisogno poteva prenderne uno.
Quando venivano messi addosso ad una persona, la facevano sentire tutta calda e
morbida per lungo tempo. Era piacevolissimo ricevere un caldo e morbido. Il
vivere in quel villaggio in cui c’era un continuo scambio di caldi e morbidi
era stupendo, piacevole, era anche una necessità. Gli anziani del villaggio
sapevano infatti, da rari casi che si erano manifestati, che la mancanza di
caldi e morbidi poteva portare a una strana malattia che avrebbe piano piano
curvato la spina dorsale e addirittura in certi casi fatto appassire, e poi
morire.
Il
sacchetto dato in dotazione ai bambini alla loro nascita non si esauriva mai,
cosicchè ognuno poteva dare caldi e morbidi quanti ne voleva, ed essere sempre
ricco. In quel villaggio tutti si scambiavano i caldi e morbidi e, quindi,
tutti erano contenti; la felicità, la gioia, la vivacità erano la
caratteristica di quella vallata. E quanti, dopo aver attraversato mari e
monti, scoprivano quel villaggio non lo abbandonavano più. la gente si
frequentava molto e si scambiava reciprocamente caldi e morbidi. Con una simile
abbondanza di caldi e morbidi, in quella vallata tutti erano felici e contenti.
Chi
non stava bene e non provava felicità, però, era la strega, che abitava in cima
alla montagna. Un brutto giorno si arrabbiò, ma di brutto, perché essendo tutti
felici e soddisfatti, non avevano più bisogno di lei, delle sue pozioni
magiche, dei suoi unguenti e dei sui incantesimi. Nessuno pensava a lei,
nessuno l’andava a trovare. Non si sentiva importante, anzi le pareva che la
sua vita fosse perfettamente inutile.
Allora,
in una bella mattina di primavera, la strega si travestì da signora per bene e
dalla montagna, volando sulla sua scopa, andò giù nel villaggio. Luna
Splendente felice giocava in un prato con i bambini, prima di accompagnarli a
scuola, e Raggio di Sole era nel bosco, intento a fare legna, mentre cantava
pensando a Luna Splendente, ai suoi bambini e ai caldi e morbidi che avrebbe
dato e ricevuto. La strega gli si avvicinò, lo riverì e sottovoce gli chiese:
“Come vanno le cose al villaggio?”. “Bene”, rispose lui, continuando a lavorare
con l’accetta e a cantare allegramente. “Come stanno tua moglie e i tuoi
figli?” chiese nuovamente la strega. “Ottimamente” – soggiunse Raggio di Sole –
dal momento che ci scambiamo sempre tanti caldi e morbidi. Anche questa mattina
prima di uscire, io per tagliare la legna e i bambini per andare a scuola, ci
siamo scambiati caldi e morbidi. Credimi. Non vedo l’ora di arrivare a casa”.
“Oh bene – esclamò la strega, alzando la voce – sono contenta per te. Ma non
hai mai pensato che quel sacchetto di caldi e morbidi un giorno potrebbe
esaurirsi?”. E così dicendo la strega se ne volò via sulla sua scopa.
Raggio
di Sole rimase un attimo perplesso, con l’accetta a mezz’aria, senza più voce
per cantare. Poi raccolse la legna e si avviò verso casa. Arrivato dinanzi alla
porta alla casa vide i suoi bambini che scambiavano i caldi e morbidi con i
figli dei vicini e scosse la testa. Alla sera, a letto, mentre scambiava i suoi
caldi e morbidi con Luna Splendente, improvvisamente si ricordò delle parole
della signora nel bosco e disse a sua moglie: “E se veramente i caldi e
morbidi, che sono nel sacchetto, dovessero finire?” con questo pensiero tutti e
due si addormentarono, per la prima volta tristi e dubbiosi.
Il
mattino dopo, Raggio di Sole uscì senza scambiare nessun caldo e morbido. Luna
Splendente chiamò i suoi figli e ordinò loro di usare economia, di fare poco
uso di calsi e morbidi. “Non si sa mai. Potrebbero finire”. Così la voce si
sparse di porta in porta.
I
figli di Raggio di Sole e di Luna Splendente incominciarono a non darne più ai
loro amici: questi non li diedero ad altri. E così via, piano piano i caldi e
morbidi vennero tenuti nascosti nel sacchetto. Finchè un giorno, un bambino
morì. Un altro ancora. E ancora un altro. Tanti bambini morirono, poiché non
ricevevano più i loro caldi e morbidi. E gli adulti erano diventati duri,
gìfreddi, come il ghiaccio, indifferenti, tristi.
Allora
tutto il villaggio si precipitò dalla strega per chiederle aiuto. La strega si
fregò le mani dalla gioia, distribuì le sue pozioni magiche e i suoi
incantesimi. Poi diede ad ognuno un sacchetto con dentro dei “Freddi e ruvidi”.
I freddi e ruvidi avevano la stessa forma dei caldi e morbidi, ma erano più
scuri e avevano le antennine versi. Quando venivano dati ad una persona la
facevano sentire tutta fredda e ruvida, tanto da fare paura e allontanare gli
altri. Ma intanto i bambini non morivano più. e gli adulti continuavano ad
essere freddi e ruvidi.
Così
nel villaggio di raggio di Sole e di Luna Splendente, ora tutti si scambiavano
dei freddi e ruvidi per non morire. Raramente, qualcuno, qualche ragazzo
innamorato, continuava a dare di nascosto, lontano da tutti, il suo caldo e
morbido.
Passò
di lì un mercante, proveniente da “una società multinazionale”, il quale subito
sfruttò la situazione, distribuendo dei “caldi e morbidi di plastica”, i quali
non facevano nulla; non facevano sentire né bene né male. Ma tanto valeva
adattarsi. Caldi e morbidi autentici non si potevano dare, per paura che
finissero. Freddi e ruvidi non facevano più morire i bambini, ma facevano star
male (eccetto la strega che stava sempre meglio). Allora ecco, diamoci tanti
caldi e morbidi di plastica. Ben presto il mercante di “molte nazioni” se ne
andò, ma gli abitanti continuarono a costruirsi da loro i caldi e morbidi di
plastica. Nel villaggio di Raggio di Sole e di Luna Splendente c’era ormai
noia, apatia, indifferenza, menefreghismo, come se ognuno pensasse a sopravvivere
il meglio possibile.
Finchè
un giorno, arrivò una graziosa e splendida donna, una donna radiosa come
portata dal vento. Una bellissima donna, dai lunghi capelli biondi, dagli occhi
azzuri, splendenti. Questa meravigliosa signora giunse sulla piazza del
villaggio, dove stavano giocando alcuni bambini. Si fermò in mezzo a loro e
disse: “Bambini, non è vero che i caldi e morbidi che sono nel sacchetto
finiscono. Essi durano per sempre”. E cominciò a distribuirne a quanti ne
volevano. Naturalmente erano molti i tra i benpensanti quelli che la
disapprovavano, anche perché si pensava che ciò fosse sconveniente soprattutto
per i bambini: avevano paura dei danni per la loro educazione. Quella donna
piaceva molto ai bambini. Tanto che la cercavano ogni momento.
Immaginatevi
la gioia dei bambini, i quali non aspettavano che sentirsi dire questo.
Incominciarono a distribuirsi i loro caldi e morbidi con gioia, tra lo stupore
e l’indignazione e, perché no?, la gelosia e l’invidia dei grandi.
Ben
presto fu lanciata una campagna di calunnie e di insinuazioni contro quella
donna venuta nel vento. Si riunirono gli anziani del villaggio e decretarono
che i caldi e morbidi (quelli autentici) non si potevano dare prima di una
certa età. Stabilirono delle leggi con cui si limitava ulteriormente l’uso dei
caldi e morbidi a certe circostanze, e con certe condizioni. Frattanto i
bambini, incuranti di tutti, continuavano a distribuirsi i loro caldi e morbidi
autentici, e a vivere nella gioia dell’aiuto reciproco e nella generosità e a
crescere sani, forti, robusti e gioiosi.
Non
si sa come finirono le cose nel villaggio di Raggio di Sole e di Luna
Splendente.
Riuscì
la spontaneità dei bambini ad avere la meglio sulle leggi dei grandi?
Non
lo sappiamo, almeno per ora.