Oggi vi voglio parlare di "Beata Incoscienza"!!!
"Beata
Incoscienza" è un modo di dire, quasi un rimprovero che si fa ai più
giovani quando questi commettono un colpo di testa, un gesto
avventato...
Io l'ho riscoperta in queste vacanze di Natale e ho camcellato la
negatività e l'anagrafe a queste due parole...anzi voglio condividere
con voi questo articolo, voglio condividere il come poter trasformare la
"Beata Incoscienza" in voglia di vivere che ci sorprende a tutte le
età.
Beata Incoscienza: due parole magiche!!! Un bambino le scrive su un
foglio a quadretti di un quaderno di scuola elementare, con la "B" e la
"I" maiuscole. Un giovane di venticinque anni le scrive dietro al
certificato di matrimonio, a matita, senza che nessuno se ne accorga. Un
uomo anziano e stanco le scrive con una penna stilografica che non si
usa più, nell'ultima pagina di un suo diario.E noi le scriviamo ogni
sera, prima di addormentarci??? Ovunque!!! Con il dentifricio sullo
specchio del bagno, sul nuovo calendario di cucina, nell'agenda
telefonica...???
Scriviamole, per non perdere l'entusiasmo di buttarci dal trampolino
della vita nei momenti più difficli; per imparare finalmente a giocare
con l'aquilone sulla spiaggia; per bere un bicchiere di pioggia, un
bicchiere d'acqua venuta giù dal cielo, pura, solo per noi, acqua priva
di etichette; per scalare una montagna di neve e arrivati sulla cima
piantare una bandiera bianca di libertà e tornare a valle più innamorati
della vita.
In tal modo diventa addirittura logico cambiare lavoro da un giorno
all'altro, lasciarsi andare ad una passione impossibile. E finalmente ci
smascheriamo, mostrando senza paura la nostra vera personalità. Così,
per mettere al mondo un figlio, nessuno può più giudicare se siamo
"troppo giovani" o "troppo anziani".
Animati dalla "Beata Incoscienza",
ovviamente in buona fede, noi diamo finalmente il meglio, liberi da
false convenzioni o da facciate di compromesso.
Beata Incoscienza! Non sopravvivere! Ma vivere!!!